La canzone del passante
Ci sono persone che non si limitano a camminare: lasciano impronte.
Non solo sui sentieri sterrati delle route, ma nei cuori di chi ha avuto la fortuna di incontrarle. Martina – Tarmina, per chi le vuole bene – è una di queste. Martina è musica, è voce, è anima. È l’ukulele che risuona nelle notti sotto le stelle, è il suono di un fuoco che crepita, è quel timbro che quando lo senti, ti senti subito a casa. Lei non si limita a suonare: racconta, abbraccia, trasforma le parole in emozioni, le emozioni in legami, i legami in qualcosa che resta. “La Canzone del Passante” non è solo una canzone. È il suo regalo a noi, la sua promessa che ogni strada, se percorsa con il cuore aperto, ci porterà a qualcosa di bello. L’ha scritta lei, ma ormai appartiene a tutti noi, a ogni scout che si è fermato a cantarla sotto un cielo stellato, a ogni viaggiatore che si è sentito raccontato in quelle parole. Martina è qui. È nel suono del suo ukulele che riempie il silenzio di una sera qualunque, nei momenti in cui ci fermiamo a cantare insieme, nelle parole che ci fanno venire i brividi anche dopo tanto tempo. La sua musica ha la forza di un sentiero che non finisce mai, di una strada che continua oltre l’orizzonte.
E sappiamo che, ovunque ci porterà il cammino, quella voce sarà sempre con noi.
Grazie, Tarmina, per la tua musica, per la tua luce, per tutto ciò che ci hai donato.
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